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ISBN 9788872415665
Anno di pubblicazione 2009
Volume di 128 pagine dal formato 15 x 21, adeguatamente illustrato.
Un primato piemontese in Europa.
Venaria e la Cavalleria sabauda alla vigilia del Risorgimento
“Nel corso degli ultimi decenni, con riferimento al percorso unitario dell’Italia si sono affermate e hanno avuto ampia diffusione in ambito storiografico, anche alcune opere nelle quali il ruolo del Piemonte e in generale dello Stato dei Savoia finisce per non essere spiegato adeguatamente o addirittura per risultare quasi casuale.
L’Associazione Vivant ha promosso, in vista del 150° anniversario dell’unità italiana e con l’intento di contribuire alla sua celebrazione, nel quadro della collana dei propri Quaderni, una serie di volumi, destinati a rivelare che il processo di unificazione, nel bene o nel male, fu frutto di una serie di capacità non comuni e di piccoli e grandi primati espressi dalle amministrazioni sabaude.
Il primo di questi volumi è dedicato alla cavalleria, all’equitazione e all’equitazione militare in particolare e alle scuole create per formare buoni cavalieri. A nessuno sfugge quanto fosse importante, ancora in pieno Ottocento, l’efficienza della cavalleria in seno alla complessiva macchina bellica: i successi in battaglia e la stessa sopravvivenza dei combattenti erano in grande parte affidate non solo al coraggio dei singoli militari, ma alla forza, velocità, addestramento e complessiva capacità dei destrieri che essi montavano, congiuntamente alle tecniche di manovra collettive. [...]
Nel volume di Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri Giachino viene formandosi uno scenario che, anche grazie a una serie di documenti e manoscritti inediti e dibattiti dimenticati, nonché attraverso un’indagine biografica e bibliografica, contribuisce a documentare (attraverso gli specifici primati in un settore tanto sensibile e determinante come la cavalleria), la più generale leadership del Piemonte in Italia.”
(Dalla presentazione di Fabrizio Antonielli d’Oulx)