Bardonecchia “Seigneur de soi-même”, una delle culle dello sci in Italia, si accinge a celebrare il centenario della nascita dello Ski Club e la costruzione del trampolino per il salto. E’, tra i siti olimpici, quello che vanta oltre un secolo di familiarità con gli sport invernali, e che ha ospitato già nella prima metà del Novecento gare di tutte le maggiori discipline olimpiche montane: sci alpino, sci di fondo, salto, bob. Alle quali si è aggiunto lo snowboard, a testimonianza della capacità di innovazione che caratterizza la cittadina.

All’apertura di Bardonecchia nei confronti del nuovo non è forse estranea la particolare collocazione geografica, valorizzata dal 1871 con l’inaugurazione del traforo ferroviario del Frejus, un’impresa straordinaria per quei tempi, che ha fatto di questa stazione alpina un luogo di solida congiunzione internazionale, proiettandola in una dimensione europea grazie alla crescita quantitativa e qualitativa della circolazione di persone, cose, idee, che peraltro già da secoli avveniva attraverso i valichi montani più impervi; trasformandone i caratteri antichi, ma senza alterare quell’ che oggi distingue Bardonecchia da altre stazioni alpine nate in funzione dello sci.

Storia, cultura alpina, fede, alpinismo, sport invernali, ma anche guerre e calamità caratterizzano Bardonecchia e il suo genius loci che, arricchito ora dalle ricadute dell’evento olimpico, non potrà che alimentare le sue fortune future. In questa direzione si pone questo volume; vi si possono trovare risposte puntuali alla tradizione ed alle curiosità attuali, con testi e immagini rivelatori di un amore sincero degli autori per Bardonecchia. Il lettore potrà compiere, come suggerisce il titolo, un viaggio nel tempo che gli permetterà di scoprire tante cose interessanti, utili per meglio gustare un soggiorno nell’antico villaggio di montanari divenuto moderna cittadina, al culmine delle Valli che d’ora in poi saranno ricordate come Olimpiche.