Il processo di invecchiamento, l'adattamento individuale all'invecchiamento e le differenze nel percepire da parte della società l'invecchiamento e la vecchiaia, sono problemi di grande interesse, per il ricercatore e per il riabilitatore e per le istituzioni e, in primis, per le famiglie.
Questo libro è un contributo pluridisciplinare a questi problemi, nell'ottica sia della disabilità dello sviluppo verso l'età delle sviluppo sia verso l'invecchiamento.
Il modo migliore per affrontarli è realizzare un buon lavoro sulla fascia dell'intervento precoce e soprattutto operare sulla formazione delle famiglie affinché fin da ora si lavori per arrivare in modo diverso all'età del "ritiro" della vita produttiva. Per quelli per cui ciò non sarà possibile la creazione di case famiglia che possano rappresentare un supporto alla famiglia vera e poi nel tempo un sostituto della famiglia rappresenterà una tra le valide alternative, accanto a delle comunità che dovranno sopperire a tutte quelle inevitabili "smagliature" di una organizzazione assai difficile.
E' bene tutti i politici e gli amministratori si avvicinino a questi problemi con la consapevolezza che affrontare in termini metodologici il problema del disabile che diventa anziano significa poi poter affrontare meglio il problema dell'anziano in generale, avvalendosi anche per l'invecchiamento di quanto avvenuto per l'età evolutiva, cioè un miglioramento della cultura educativa nei confronti dei bambini con disabilità che ha portato ad un miglioramento della qualità dell'educazione in famiglia e nella scuola, rappresentando un elemento di cambiamento della società più in generale.
Oltre a questi aspetti di tipo psicosociale, sono trattate problematiche mediche relative a disabilità congenite o acquisite (tipo Alzheimer), anche negli adulti con sindrome di Down o con ritardo mentale lieve o moderato..