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ISBN 9788872416273
Anno di pubblicazione 2018
Volume di 208 pagine al formato standard di cm. 17 x 24
Le sordità sono tante, ma fin da quando è iniziata l’educazione dei sordomuti si parla genericamente di sordità e da quando viene precisato il tipo, il grado e l’età di insorgenza vengono utilizzati gli stessi termini, ma con significati totalmente diversi. La mancata distinzione fra le sordità e i sordi ha storicamente consentito e forse consente ancora di propagandare successi e insuccessi, di affermare che i sordi sono tanti o pochi a seconda di che cosa si vuole dimostrare o ottenere e di non ritenere determinante l’utilizzo di un protocollo condiviso. Il libro può essere utile a genitori, medici, logopedisti, insegnanti, amministratori e legislatori perché volgarizza e filtra le teorie, le opinioni, i metodi e le conoscenze con l’esperienza sessantennale dell’Autore con i sordi del passato e del presente, permettendo al Lettore di conoscere le sordità e le persone con la propria vera o presunta sordità. Alla luce delle possibilità diagnostiche, protesiche, abilitative e tecnologiche attuali l’Autore ritiene inutile continuare a “inventare” metodi e teorie e a proporre una inesistente minoranza sorda, una inesistente lingua italiana dei segni e un impossibile bilinguismo, poiché anche il sordo profondo può sentire e/o udire, seguire il naturale processo di apprendimento della lingua, raggiungere una adeguata competenza linguistica verbale e, utilizzando la moderna tecnologia, avere una adeguata competenza socio-relazionale. Con l’avvento della protesi e dell’impianto cocleare tutto è cambiato, ma l’Autore prende atto con rammarico che ai grandi successi uditivi e linguistici non è corrisposta una adeguata emancipazione culturale e al termine della sua lunghissima carriera si augura che si prenda atto dell’inadeguatezza del termine sordo sia con la “s” minuscola sia, soprattutto, con la “S” maiuscola.
L’Autore ha iniziato la sua attività con i sordomuti nel 1959. Insegnante, logopedista, docente universitario, fondatore e direttore del CRO, del Centro Ricerche diagnosi e della rivista trimestrale I CARE, Direttore dei corsi biennali di specializzazione polivalenti, giornalista pubblicista, formatore di operatori sanitari e scolastici, fondatore dell’istituto per sordi Florentia in Congo, ha tenuto lezioni in numerosi corsi di aggiornamento per operatori sanitari e scolastici, ha organizzato corsi e convegni con professionisti italiani e stranieri, ha presentato numerose relazioni, ha pubblicato numerosi articoli su riviste specializzate. È Autore di Sentire segni (1992), I sordi sentono (2000), Appunti di viaggio (2006), Sordità e apprendimento della lingua (2008) e sordo o Sordo?
È stato insignito del XIII Premio Rotary Vallombrosa (2012), del Premio Mario Sbrilli, Associazione Nazionale Sanità Militare, (Firenze, 2015) e del Premio Giulio Tarra alla Carriera (Milano, 2017).