TESTIMONIANZE E DOCUMENTI DI LANGA
La più completa testimonianza di una terra fantastica, unica, ricca di cultura, storia e tradizioni.
Un'opera di 12 volumi, oltre 2.000 pagine, migliaia di immagini e schede di riferimento.
Il più vasto mosaico mai tentato fino ad oggi, per ricomporre e affidare agli archivi della memoria futura, la storia di una civiltà contadina che sta per scomparire, con i suoi mestieri, i sapori,gli attrezzi e con le canzoni i passaggi dei padri
In questa terra, nelle osterie e nelle cucine di questi paesi dove le stagioni non sono quelle ambigue del freezer, ma vengono ancora scandite dalle lancette della luna e del sole, i capolavori della frugalità contadina sono rimasti. La storia dei sapori di Langa si intreccia con quella del lavoro e della festa perché su queste colline, dove fatica e cuccagna accompagnano da sempre, come il sole e la luna, semine e raccolti, non c’è profumo di bagna, gusto di toma o di vino che non evochino i giorni del grano e dell’uva, o quelli della ribotta e dei giochi di carte. C’è, in questi sapori, sudore e allegria. Ci sono canzoni.
Nella Langa c’è sempre una tavola apparecchiata o da apparecchiare. Qui la cucina povera maschera opulenze principesche e curiali; i sapori di certe ricette contadine hanno l’esemplare compiutezza del cerchio.
Quelle trascritte sono state raccolte dalla viva voce delle contadine, o suggerite dal Gran Maestro Luciano de Giacomi, oppure trascritte da quegli impagabili Artusi dove le nonne annotavano la torta di pesche meglio riuscita, il profumo di cipolla e cannella dei tajarin, o il condimento per il coniglio della mietitura.

Questi libri non vogliono essere almanacchi per gastronomi esigenti quanto, piuttosto, il racconto della gioia, ma anche della sofferenza, di una cucina che non sempre ha potuto disporre degli ingredienti elencati nei ricettari.