Edizioni Omega Foniatria e Logopedia Quaderni di divulgazione

Parole della scena

Fussi Franco - Magnani Silvia

ISBN 9788872415429
Anno di pubblicazione 2010
Volume 270 pagine, formato 17 x 24

PREZZO:
€ 23.00
Descrizione

Glossario della voce del cantante e dell'attore

Il progetto di redigere un glossario sottende la delirante idea che, nell’impossibilità di dare ordine alla realtà, si possano almeno ordinare e significare le parole che la definiscono.

La sua stesura a quattro mani fa riemergere lati patologici della personalità, quali l’attitudine ossessiva (un termine non è mai abbastanza esplicitato, da cui continue implementazioni e rielaborazioni nella stesura), l’atteggiamento compulsivo (è difficile allontanarsi dalla pagina che si sta scrivendo, pena la sua incompletezza), l’impulsività (c’è sempre un lemma che può essere aggiunto, con la ricorrente domanda su quale sia il limite ultimo da imporsi).

Forse è per questo che da ragazzi abbiamo rinunciato all’impresa (la giovinezza ha bisogno di conferme, non di situazioni problematiche) e solo ora abbiamo dato forma a un’idea nata più di 20 anni fa. In questa età della vita ci siamo sentiti pronti: non ancora tanto vecchi da temere mesi di studio, vecchi abbastanza per non vergognarci dell’intrinseca incompletezza del lavoro. Sì, perché qualsiasi “ordinamento”, qualsiasi “elenco” è di per se stesso incompleto, cantiere aperto di lemmi nuovi, dimenticati, riscoperti.

Un glossario di termini relativi alla voce nell’arte deve però andare fiero di questo, perché è il segno di una scienza che vive, che non ha concluso la propria parabola, che ancora desidera e attende. La sua incompletezza infatti è una prova di fiducia nella voce, perché nulla più della voce è tanto connaturato all’umano e, come l’umano, aperto al futuro.

Il Dio ebraico, creando per il popolo il linguaggio, tracciò solo i segni consonantici, così che il dono risultasse incompiuto e obbligasse l’uomo a introdurre i suoni vocalici, rendendolo così, nella sua lungimiranza, partecipe della creazione. È per questa ragione che la recitazione e il canto permettono di unirsi all’origine, dando voce alla nostalgia di una completezza che sfugge, alla mancanza che è dell’oggi, a quella sublime imperfezione che è la vita.

La voce è paradigma dell’incompiutezza, per le ragioni stesse della sua connaturata imperfezione. Nella labilità dimorano i segni dell’arte vocale, il miracolo dell’umano che si approssima al divino nell’impersistente attimo performativo che, toccato dalla verità, diventa paradigma artistico assoluto.

Alla medesima incompiutezza partecipa anche questo glossario. Essa è la nostra forza di espressione. A lei dobbiamo questa strada spianata fatta di parole ordinate, giustapposte e silenziose che attendono il cantante e l’attore, non per dar loro voce ma coscienza, per sostenerli nel chiamare le cose con il loro nome.

È possibile superare l’imperfezione degli affetti solo attraverso la condivisione dei significati, anche all’interno delle… parole della scena.

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