Edizioni Omega Omega Orizzonti

Chivasso & Castagneto - 1705

Vincenzo Borasi - Camillo Vaj - Fabrizio Spegis

ISBN 9788872415115
Anno di pubblicazione 2007
Il volume, racchiuso insieme con le cinque già citate grandi tavole fuori testo a colori con le relative legende (trascritte in volumetto compreso nel progetto) in un elegante contenitore in cartone monogetto colorato e serigrafato, è articolato su oltre 320 pagine di grande formato, con più di 300 illustrazioni, oltre ad un inserto a colori di 16 pagine.

PREZZO:
€ 54.00
Descrizione

Venti secoli di storia 1705 La vittoria mancata

L’occasione contingente che ha originato il volume è la ricorrenza del trecentesimo anniversario dell’Assedio francese del 1705 al sistema fortificato di Chivasso e Castagneto, nell’ambito della più ampia celebrazione della vittoria ducale di Torino nel settembre 1706.

E questo assedio, l’ultimo prima del grande scontro finale di Torino e tragedia immane (troppo a lungo sottaciuta, per quella comunità, nonché vero e proprio giro di volta per la storia dell’intero Piemonte) viene qui affrontato, grazie al contributo fondamentale di un gruppo di qualificati ed appassionati esperti sotto il profilo dei fatti militari, non solo con l’analisi storica dei fatti ma anche con il dettaglio delle armi usate e con un corredo illustrativo di alta qualità scientifica e senza precedenti editoriali.

Il testo, già impeccabilmente ricco di particolari, è infatti impreziosito da una doviziosa serie di mappe storiche inedite, dagli Ordini di Battaglia, da cinque grandi tavole fuori testo a colori a rappresentare minuziosamente l’intero scenario dell’assedio, la Piazzaforte di Chivasso, il Forte di Castagneto e tutti i fortini e capisaldi realizzati in quel contesto storico sia dai piemontesi, sia dagli assedianti francesi.

I prospetti relativi al computo ed alla valutazione del costo di tutte le opere suddette forniscono un’ulteriore accattivante ed inedito supporto conoscitivo della reale enorme dimensione dei fatti attentamente raccontati nel testo.

L’utilizzazione univoca, nella redazione di tutti i disegni filologico-congetturali prodotti, della cartografia ottocentesca del catasto Rabbini, costituisce poi un’innovazione metodologica non soltanto di oggettivo valore scientifico ma anche. di indubbia originalità.

A rendere ancor più interessante ed originale l’opera si aggiunge, approfondita ad un dettaglio scientifico davvero mai visto per il territorio di cui trattasi e quindi assai preziosa per il lettore, la storia della città e del territorio chivassese a partire dal II secolo a.C. sino all’epoca napoleonica, con particolare attenzione alla presenza dell’amministrazione comunale nel tempo

Collateralmente all’evento militare, la curiosità del lettore viene ulteriormente catturata dalla quantità imprevedibile di notizie organicamente raccontate sia sul dettaglio della presenza monastica e dell’architettura religiosa presente in quel tempo nell’ambito della cinta urbana di Chivasso, del suo circondario nonché sul territorio collinare di Castagneto e dei suoi dintorni, sia ancora sulla utilizzazione agricola della campagna, sia ancora sulla storia più antica della piazzaforte.

E anche tutta questa conoscenza di tipo umanistico e tradizionale viene puntualmente accompagnata da un insieme di disegni filologicamente congruenti con le relative fonti storiche, in modo da consentire al lettore di riscontrare – novità editoriale assoluta - nell’attuale tessuto urbano e territoriale, la precisa localizzazione e le forme esatte del singolo monumento analizzato.

Caratterizzazione originale ed assai interessante di gran parte dei citati disegni è la loro realizzazione secondo la grafia convenzionale della Norma UNI 7310-74, ideata a suo tempo nel Politecnico di Torino proprio per il rilievo dei centri storici e dei loro monumenti.

Ad abundantiam, il lettore troverà, infine, nell’ambito delle minuziose legende allegate alle sopraccitate tavole fuori testo, alcuni interessantissimi inserti monografici sulla Chivasso di fine Ottocento ed inizio Novecento: la storia delle sue famose distillerie con alcune curiosità inedite, la storia completa del più antico asilo della città, l’individuazione territoriale e la caratterizzazione puntuale di tutte le oltre settanta locande, alberghi ed osterie presenti in città e al di fuori di essa in quel periodo, a documentazione di un passato più recente ma altrettanto assai poco conosciuto e sul quale si forniscono documentate spiegazioni di errate antiche spigolature di cronaca locale.

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