Edizioni Omega Omega Orizzonti Architettura e strutture militari

1706 - Le aquile e i gilgi

Cerino Badone Giovanni (a cura di)

ISBN 9788872415122
Anno di pubblicazione 2007
Grande volume di 384 pagine, ampiamente illustrato in b/n e colore, completo di cartellina contenente n° 9 posters originali, rilegato in brossura cartonata

PREZZO:
€ 38.00
Descrizione

Una storia mai scritta



L’idea iniziale di questo libro era di scrivere una storia sul vissuto dei combattenti e dei civili nel Piemonte del 1706. Si voleva raccontare le loro sensazioni, esperienze, aneddoti di quell’anno di guerra. Man mano che i quattro autori, Giovanni Cerino Badone, Gian Carlo Boeri, Francesca Campagnolo ed Eugenio Garoglio, proseguivano le loro ricerche, si sono resi conto che la documentazione originale dell’epoca, sia manoscritta che a stampa, contrasta fortemente con l’immagine e la narrazione che solitamente si ha dell’assedio e della battaglia. La storiografia ottocentesca ha creato un magnifico affresco che di reale ha ben poco. Molti dei luoghi comuni e dei fatti dati ormai per certi o storicamente provati si sono rivelati, nella migliore delle ipotesi, inesatti. Utilizzando fonti storiche provenienti dagli archivi di Torino, Roma, Parigi e Londra, molte delle quali inedite e per la prima volta pubblicate in Italia, ed un notevole apparato cartografico ed iconografico, si è cercato di ricostruire gli avvenimenti il più fedelmente possibile tenendo conto anche del pensiero strategico del periodo, dei sistemi d’arma e, soprattutto, di chi fosse il soldato del XVIII secolo e quale il suo addestramento e il suo morale.



Le Aquile e i Gigli permette di camminare con i soldati, evocare i loro pensieri, ascoltare i rumori della marcia, dei bivacchi e della battaglia. Consente di entrare direttamente a contatto con i grandi personaggi che combatterono in Piemonte nel 1706, il Principe Eugenio, Vittorio Amedeo II, il duca di Orléans, il La Feuillade, dialogare direttamente con loro e comprendere sin nel profondo il perché delle loro scelte e come gli eventi si svolsero, non da una posizione privilegiata e distaccata ma direttamente sul campo. Le nove grandi carte allegate al testo sono in assoluto le migliori che siano state edite sull’assedio e la loro consultazione può permettere di avere una visuale chiara e precisa delle operazioni svoltesi sotto le mura di Torino. Le prime cinque cartine sono tratte dal testo del SOLARO DE LA MARGARITA Journal Historique du Siége de la Ville et de la Cittadelle de Turin en 1706, avec le rapport officiel des opérations de l’artillerie, Turin 1838. Altre tre provengono invece dall’opera di G. MENGIN Relation du Siége de Turin en 1706, Paris 1832. La cartina della battaglia è invece frutto delle ricerche degli autori di questo volume. Per la prima volta vengono collocati i reparti alleati e, soprattutto, francesi, indicando il nome del reggimento e il numero del battaglione e dello squadrone impegnati.

Le Aquile e i Gigli è un libro destinato a suscitare dibattito e curiosità. Molto di quanto si pensava di sapere sull’argomento ne uscirà stravolto, di sicuro arricchito. La campagna del 1706 non fu solo l’eroica difesa della Cittadella, anche se la maggior parte delle perdite sabaude avvenne per diserzione, o l’aulica avanzata del Principe Eugenio verso Torino con i suoi alemanni sempre sorridenti, nonostante questi morissero poi addirittura di sete. Non si può riassumere neanche nella travolgente carica di Vittorio Amedeo II sulle basse di Stura, semplicemente perché questa azione non è mai avvenuta. Fu una campagna di guerra dove, prima ancora che sotto le mura di Torino, la partita decisiva si era giocata nelle campagne, dove una ferocissima guerriglia partigiana aveva reso di fatto impossibile la permanenza dell’esercito delle Due Corone sul territorio piemontese. Fu una campagna nella quale, più che le sciabole e i fucili, contarono i convogli di muli e i barconi carichi di sacchi di polvere e cibo. Lo capirono molto bene i soldati francesi del Reggimento La Marine quando, loro malgrado, si trovarono senza più cartucce davanti alla fanteria prussiana nel momento culminante della battaglia del 7 settembre.

Con Le Aquile e i Gigli il lettore scoprirà con sorpresa che il 1706 è proprio una Storia mai scritta.

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