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Danilo Nubioli - Comunicazione Visiva 1946 / 1995

Danilo Nubioli

ISBN 9788872412985
Anno di pubblicazione 1995
Volume di grande formato, di 316 pagine, tutto a colori

PREZZO:
€ 52.00
Descrizione

“…gratta un grafico e scopri un pittore. È così, molto spesso è così. Lo è soprattutto parlando di una generazione di grafici nati nei primi decenni del secolo, quando la grafica era qualcosa d’avanguardistico nel sistema della comunicazione e l’industria che se ne serviva, con parsimonia, ne era affascinata e sospetta” (Nico Orengo).
I problemi della pittura e quelli della grafica vanno in due direzioni opposte. La pubblicità richiede un messaggio chiaro, diretto (almeno, così era una volta), la pittura ha bisogno di mistero, di distanza, di pieghe.
Danilo Nubioli è un grafico che cercava di usare la pittura, combattendola, respingendola, chiudendola in un messaggio pubblicitario. Indicativo, in questo senso, il manifesto della Mostra della Meccanica e Metallurgica del ’46, dove una donna picassiana regge una ruota dentata.
Ma Nubioli è così: colore, geometria, figure della Storia dell’Arte, sia che disegni per la Zincotecnica o per Baratti & Milano. C’è in lui un gusto per il gioco, l’eclettismo, l’azzardo che, insieme, danno una idea, ancora oggi, non polverosa di “modernità”, basta guardare le immagini dei suoi stand per la Vetrocoke, o la Vego, a metà degli anni ’50.
Dai calendari, in sapienti colori caldi ma non squillanti, un po’ realismo sovietico, alle copertine per la Rai, con tratto da figura e maschera africana, Nubioli insegue, riveste, ripropone il gusto dell’arte che in quel momento è nell’occhio del pubblico. C’è in questo atteggiamento, gioco e ironia, e magari quel tanto di nostalgia per la vera pittura. Ma la pubblicità è un’altra cosa.
È suo il manifesto per le celebrazioni, a Torino, di Italia 61. Un omaggio grafico all’Unità d’Italia, eseguito con lo stile di grande asciuttezza ed eleganza, qualcosa che esce dal magistero della grafica e diventa segno puro, senza età, senza possibilità di contestualizzazione...
È il segno che domina la tela e lo stand, il manifesto e il foglio da disegno. Un segno forte, molto nitido, di poesia e precisione. Un segno per chiarire ma anche che conserva tutta l’ambiguità dell’ombra che produce mistero. Arte.

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